Meditazione, ad ognuno la sua…
La meditazione è una parte importante nella pratica dello yoga, lavorare per acquietare la mente rappresenta un passo fondamentale nel raggiungimento di quell’unione tanto auspicata nello yoga. Esistono differenti tecniche di meditazione a seconda delle diverse tradizioni orientali, tutte ugualmente efficaci, ognuna parte da approcci differenti, ma tutte hanno uno scopo finale uguale che è quello del raggiungimento della CONSAPEVOLEZZA.
La tradizione taoista porta l’individuo a lavorare sul suo corpo energetico e quindi sul chi , l’energia vitale (che gli indiani chiamano prana); la tradizione buddista invece lavora inizialmente con il corpo fisico e con la mente, mentre la tradizione tantrica lavora inizialmente con la consapevolezza nella sfera spirituale.
La consapevolezza va comunque sviluppata su tutti i livelli, quindi nelle diverse tradizioni cambia solo il punto da cui si parte per arrivare all’autorealizzazione dell’individuo.
MEDITAZIONE TANTRICA
La meditazione tantrica basa i suoi principi sul sistema yogico dei chakra e dei canali energetici le nadi. Lo scopo è risvegliare la Kundalini, la coscienza addormentata che risiede in un punto ben preciso della colonna vertebrale, alla base. Attraverso l’uso di mantra e di yantra, la visualizzazione, l’immaginazione, il praticante espande la sua mente, portandola alla conoscenza del proprio sé più profondo in connessione con la Coscienza Cosmica.
Alcune tecniche di meditazione tantra:
Liswara Pranidhana: In questa tecnica il praticante sviluppa i meccanismi di della propria consapevolezza spirituale profonda. Si cerca di rimuovere tutti i condizionamenti della mente ed eliminare il karma delle vite passate.
Madhu Vidya: In questa tecnica il praticante impara a portare gli insegnamenti della meditazione nella vita quotidiana imparando a non accumulare altri condizionamenti della mente.
Tattva dharana: In questa tecnica si passa all’analisi e alla consapevolezza degli elementi più sottili, ci si serve di mantra e yantra per sciogliere i nodi delle nadi e iniziare il risveglio della Kundalini.
Chakra Shodana: Questa tecnica si basa sulla concentrazione del respiro focalizzato ai chakra, i sette punti vitali che si trvano lungo la colonna vertebrale.
MEDITAZIONE BUDDISTA
La meditazione buddista si basa su un principio che prevede lo sviluppo della consapevolezza attraverso un lavoro di osservazione interiore attraverso il continuo impegno a rimanere concentrati sugli eventi che si manifestano nel momento presente senza cercare di modificarli. Il “qui e ora” è il cardine intorno al quale si sviluppata la meditazione buddista.
La tecnica di meditazione buddista più diffusa è Vipassana:
Questa tecnica si sviluppa in tre tempi, Annapana, durante questa prima fase il praticante si concentra sul proprio respiro, impara ad ascoltarne il suono, percepisce come l’aria entra ed esce, la consapevolezza del respiro viene semplicemente osservata senza operare con la volontà, ma lasciando il respiro libero. Vipassana, la meditazione vera e propria che avviene portando ora l’attenzione sul corpo, inizialmente in maniera superficiale, si osserva ogni parte del corpo, partendo dai piedi per risalire, sino a che la nostra consapevolezza diventa sempre più profonda, sino ad arrivare a percepirne ogni processo fisiologico ed energetico. Metta Bhavana, in questa ultima fase della meditazione si sviluppa il rapporto con l’ambiente, si porta la meditazione al di fuori, sviluppando l’aspetto più spirituale della vita, il “dare Amore incondizionatamente”.
MEDITAZIONE TAOISTA
Alla base della tradizione taoista vi è il concetto che il corpo sia percorso da una serie di canali energetici attraverso cui scorre l’energia vitale, il chi, come viene chiamato nella cultura spirituale cinese, armonizzando il chi la coscienza può espandersi promuovendo l’evoluzione individuale.
Le pratiche taoiste sono volte a risparmiare, accumulare e dirigere il chi, e a liberare il corpo da energia negativa o perversa. La meditazione taoista,guida il praticante verso una condizione psico-fisica ideale per lo sviluppo spirituale.
Xiao Zhoutian: Questa tecnica di meditazione aiuta a portare la consapevolezza del respiro in maniera volontaria e guida il praticante nella giusta incanalazione dell’energia nel corpo.
Il sorriso interiore: Questa tecnica essenziale ed efficace ha un effetto profondo sull’energia del corpo. Sulle statue che rappresentano il Buddha è presente un sorriso accennato sul suo volto che viene creato dapprima fisicamente, dal praticante, per poi riprodurlo mentalmente per rilassare interiormente ogni organo del corpo e consentirgli di ricevere e dirigere l’energia vitale correttamente.
Ogni tecnica ed ogni tradizione perseguono un unico scopo, quello dell’automiglioramento e del raggiungimento della propria consapevolezza interiore volta alla realizzazione dell’individuo, ogni praticante deve solo scegliere quale tradizione e quale tecnica è più vicina al proprio modo d’essere, alla propria anima, e seguirla.