L’Hatha Yoga insegna a dominare l’energia cosmica presente nell’uomo, manifesta come respiro (prana), così da riuscire a controllare quanto di più instabile e mobile si possa immaginare: la mente ed i pensieri che l’attraversano.
In questo modo lo Yoga, influendo dal punto di vista fisico, mentale e spirituale dell’individuo, si propone di aiutarlo ed affiancarlo nel cammino verso la beatitudine, fornendogli gli strumenti per progredire in una graduale evoluzione dal piano dell’esperienza terrena e materiale, verso la più profonda consapevolezza dell’autentico Sé, inteso come la più alta manifestazione dell’Assoluto. Ecco perché lo Hatha Yoga è anche chiamato la “Via Celere”.
Chi ne segue le regole non è più un uomo comune ma diventa un Siddha, cioè un uomo perfetto. Uno dei segni di questa nova coscienza di Sé, è appunto lo straordinario dominio sugli elementi, che si concretizza con la pratica del tummò, in virtù della quale l’asceta prova di poter cambiare per suo volere le condizioni stesse della vita.

I due aspetti più “fisici” dell’Hatha Yoga sono le asana (posizioni stabili) ed i pranayama (tecniche di controllo del respiro). Poiché questa disciplina considera il corpo come il veicolo che ospita l’anima lungo il viaggio verso la perfezione, le asana sono designate a mantenerlo sano e flessibile, nonché a migliorare la capacità di concentrazione. La sostanziale differenza tra il mero esercizio fisico e lo Yoga è che il primo si sviluppa mediante attivazioni violente dei muscoli, producendo abbondanti quantità di acido lattico nelle fasce muscolari e di anidride carbonica nel sangue; attraverso lo Yoga, invece, i muscoli vengono prima sollecitati dolcemente e subito dopo allungati in un continuo susseguirsi di “posture” e “contro-posture”, coadiuvate da una respirazione profonda e completa, che neutralizza l’affaticamento. Ogni postura fa confluire maggiore prana verso specifiche parti del corpo, irradiando le relative nadi (canali energetici) ed i chakra (centri energetici) interessati. Le asana, quindi, sono posture del corpo mediante le quali il praticante amplifica le caratteristiche e le attitudini mentali ed incanala l’energia nelle diverse parti del corpo. Si dice che il corpo è giovane tanto quanto è flessibile: l’obiettivo primario delle posizioni Yoga è mantenere in salute la colonna vertebrale, migliorandone la flessibilità e rinforzandone la muscolatura.

Il Pranayama è un insieme di tecniche di respirazione e ritenzione del respiro che consente l’accumulo e l’utilizzo del prana. Attraverso il controllo del respiro il praticante è in grado di purificare sia il corpo (sistema respiratorio e vascolare), che la mente. Se è vero che la longevità di una persona si stima in base al numero di respiri che possa compiere in tutta la vita, è facile intuire perché la capacità di modulare il respiro sia di fondamentale importanza nella tradizione Yogica.
Questo corso di Hatha Yoga è condotto secondo il Metodo d’Insegnamento della Scuola Sivananda, che abbraccia lo stile dell’Hatha Yoga classico – così come descritto nell’Hatha Yoga Pradipika (uno dei testi fondamentali dello Yoga (una delle sei darhana o Scuole di Pensiero della religione induista) – pertanto le lezioni si articoleranno in una sequenza di esercizi di respirazione (Kaphalabhati ed Anuloma Viloma Pranayama), esercizi di attivazione metabolica (Surya Namaskara – il “Saluto al Sole”), asana (verranno introdotte le 12 posture di base, per poi, quando perfezionate, progredire con le varianti più avanzate) e termineranno con minisessioni di rilassamento profondo e guidato (Yoga Nidra – lo “Yoga del Sonno”).
Il corso è rivolto a persone che godono di buona salute o che, comunque, non presentano particolari disarmonie fisiche di rilevante importanza.
Età minima richiesta: 14 anni.